Madri che parlano da sole, padri depressi, insegnanti emotivamente fragili. Ragazzi che come spugne assorbono i dolori di chi li dovrebbe aiutare in questa esistenza già difficile. Hanno 12 anni e già si nutrono di alcool. La scuola, maestra di vita, diventa il luogo in cui ci si stordisce, si dà sfogo alle proprie sofferenze interiori, si vomita. Le umiliazioni fisiche ed emotive si susseguono come le lezioni in classe, ma la salvezza è lì a un passo dalla cattedra. Perché solo chi ha sofferto le pene peggiori può comprendere e agire. Peccato che l’ignoranza vinca su tutto. Oggi insegnare è diventato il mestiere più difficile perché a volte ci si trova ad educare figli che non sono i propri.