Cosa può curare quell’ansia cronica, atavica, ereditata da una madre ingombrante? Un’ansia ancora più grande, più vera, più reale, più tangibile. Lea si ammala e scopre che le sue paure forse non sono state niente fino ad oggi. Shlomo, marito freddo e distaccato si trova suo malgrado catapultato in un male più grande di lui e lotta, si affanna e si riscopre amore vero. Luca compare, emoziona, travolge. Poi i figli, la casa al mare e in montagna, il suocero, il gatto Novembre. Una vita apparentemente normale di una scrittrice dove di normale non c’è nulla, perché la normalità spegne, deprime, mette ansia. Lea si racconta con tutte le sue debolezze ma la sua forza ci conquisterà.