La mia vita è tutta un libro.

Wonder.

“Non dovremmo forse inventare una nuova regola di vita… cioè cercare di essere sempre un po’ più gentili del necessario?” Wonder ci insegna che non tutti siamo uguali, ma non per questo siamo diversi. Cosa farei se incontrassi Auggie in mezzo alla strada? Lo guarderei certo, forse poi con imbarazzo abbasserei lo sguardo, ma poi lo riguarderei e gli sorriderei come faccio con tutti i bambini. Perché siamo umani, deboli, ma se ci pensiamo un attimo, basta veramente poco per essere gentili. Perché Wonder è un bambino meraviglioso a dispetto della sua faccia. E la cosa bella è che mentre vai avanti con la lettura, il suo volto non lo vedi più, vedi solo un bambino meraviglioso.

Cattivissimo me 3. 4, 5, 6…

Show televisivi anni 80, Minions in prigione, Cattivissimi che diventano buonissimi, parenti serpenti. Gli ingredienti per la terza puntata ci sono tutti (e già si vede un quattro all’orizzonte). Un bambino prodigio, star di Hollywood, cade nel dimenticatoio e si vuole vendicare. Stacco. Gru viene licenziato e scopre di avere un fratello gemello. Stacco. Gru […]

Intima apparenza.

Racconti che iniziano e che a volte non finiscono. Un po’ Carver, un po’ Borges, un po’ Munro, un po’ niente di tutto ciò. Perché Edith Pearlman, ci racconta la vita a modo dei suoi personaggi. Un cappello che stabilisce il destino delle ragazze da marito, un amorino simbolo di un tradimento, una donna che […]

Gli anni.

La pillola anticoncenzionale, l’Algeria, de Gaulle, Juliette Gréco, il Tour de France, Sartre e Simone de Beauvoir, Chirac, il ’68, l’Europa e la cortina di ferro, Ultimo tango a Parigi, Miterrand, le banlieue, l’11 settembre… Ieri e oggi, foto in bianco e nero e l’avvento di internet. Politica e famiglia si intrecciano con sentimenti e cambiamenti. […]

La società signorile di massa.

O una società è signorile o una società è di massa. il sociologo Luca Ricolfi ci illumina con una situazione economica italiana molto poco illuminante. No occupazione, no crescita, sì benessere, sì società signorile di massa. Il perché è semplice: si vive con le ricchezze accumulate dai padri, dai nonni… senza impegnarsi nel lavoro. Non si […]