Il bullismo è sempre esistito. Lo sa perfettamente Semo che ha un soprannome cattivo come i suoi aguzzini. Stupidi per davvero. Una via crucis che guarda caso si svolge ogni giorno, poco importa che non sia un venerdì santo. Gli adulti non vedono, la malignità dei ragazzini ci vede benissimo. E lì Semo li guarda attonito mentre fanno scempio del suo corpo e della sua anima. Gli anni passano, cinquanta se non di più. Uomini fatti e finiti che si ritrovano e scavano in un passato mai dimenticato. La giustizia arriverà per il povero Semo? No, perché nessuna giustizia esisterà mai per un’infanzia rubata, sofferta, tradita proprio da quelli che avrebbero dovuto essere i tuoi amici. Sembrano bambinate, invece è bullismo.