(Fanculopensiero).

Questo libro è più poesia che biografia. Maksim esiste veramente, era veramente un manager di successo e veramente ha deciso di lasciare tutto e vivere in mezzo alla strada. In una Milano romantica fatta di artisti e sogni raccontati sulle bancarelle di Brera. “Da grande sarò un libro vero a un prezzo esagerato, oggi da piccolo, solo 5 euro trattabili” così si presenta al pubblico il lavoro di Maksim. E vende. Perché tutti vorrebbero comprare sogni. Non so se quello che racconta Maksim sia tutto vero ma mi piace credere che le persone buone esistono davvero e che gli zingari non sono così come ce li raccontano. Maksim trova nella strada quello che il benessere non è mai stato in grado di dargli: i sentimenti. È così che troverà l’amicizia e anche l’amore.

 

La forma dell’acqua. La sostanza dell’amore.

Potrebbe essere una favola, potrebbe essere una storia d’amore, potrebbe essere un fantasy, ma anche una folle storia-favola-fantasy d’amore. Perché l’amore non è ragione, è solo sentimento. Per questo un mostro (ma che mostro non è) viene conquistato da un uovo. E sfugge al suo crudele destino grazie a una giovane donna che senza parole gli […]

Intima apparenza.

Racconti che iniziano e che a volte non finiscono. Un po’ Carver, un po’ Borges, un po’ Munro, un po’ niente di tutto ciò. Perché Edith Pearlman, ci racconta la vita a modo dei suoi personaggi. Un cappello che stabilisce il destino delle ragazze da marito, un amorino simbolo di un tradimento, una donna che […]

Volevamo andare lontano.

Una stilista non proprio affermata, un nonno spuntato dal nulla, un padre di un padre che non c’è più. O forse esiste in un passato molto remoto. Giulietta era bellissima per questo è stato facile fare breccia nel cuore di Vincent. Peccato che il suo destino fosse già segnato: un altro uomo, un’altra vita. Il senso […]

L’arminuta.

L’arminuta è la ritornata. Ma non sa perché. E’ stata restituita senza motivo apparente alla sua famiglia di origine. Poveri, diversi, anaffettivi, così lontani dalla sua mamma (forse) e dal suo papà (forse). Le basta poco per abituarsi, per affezionarsi alla sorella, per piangere la morte di un fratello che non sapeva neanche di avere. […]