Io pensavo di saper scrivere. Diego Fontana sa scrivere. Ho iniziato il suo libro in metropolitana, una mattina andando al lavoro, e subito ho intrapreso quel viaggio insieme a lui. Avrei voluto qualche fermata in più per continuare a leggere. Ero in tenda con lui, mangiavo panini e bevevo vino rosso con lui, raccoglievo fichi con lui, facevo parte di quella curiosa compagnia che aveva deciso di seguire i passi di Francesco insieme a lui. Ho adorato le pause pubblicitarie e mi sono commossa in quelle familiari. Mi sono messa anche un paio di cerotti ogni tanto. Io questo libro lo consiglio a tutti, non solo perché Diego è mio amico, ma perché leggendolo diventerete amici anche voi.