Manchester by the sea è tutto il dolore nello sguardo di Lee. Da qui traspare il senso di una vita che si trascina in una quotidianità fatta di solitudine e lavoro. Se non che la responsabilità di un nipote gli piove addosso e non può schivarla, anche se si sposta. Fare da padre a un nipote non è nelle sue corde, anche perché padre lo è stato ma non lo è più. E il ricordo riaffiora dal quel mare grigio che costeggia un paesaggio già grigio di suo. Ma Lee non ce la fa, ci prova ma non ci riesce. C’è una ex moglie che lo ama ancora e un nipote che lo vorrebbe vicino, ma la sua quotidianità è fatta solo per respingere sentimenti, affetti, responsabilità. E c’è da capirlo. La sua vita si trascina e non vuole che il giovane Patrick cada giù con lui. Riuscirà Patrick ad accettare il suo rifiuto? Noi sicuramente sì. Un Oscar al protagonista, sincero come la sua sofferenza.